
O felice silenzio!
In esso, Signore, la tua voce risuona alta,
invitando tutte le persone alla sapienza
che è sparsa su tutta la faccia della terra.
beata Anna di San Bartolomeo

Siamo uno dei circa novecento monasteri sparsi nel mondo che riconoscono la loro Madre Riformatrice e Maestra a Santa Teresa di Gesù, la mistica e dottore della Chiesa vissuta nella Spagna del ‘500.

Il nostro stile di vita, nella sua essenza più profonda, è rimasto immutato nei secoli: silenzio e solitudine, alternati a momenti di gioiosa vita fraterna; clausura e lavoro … e specialmente preghiera:
— la preghiera liturgica, che ha il suo centro nella Messa quotidiana;
— preghiera personale e silenziosa, alla quale dedichiamo due ore ogni giorno;
— e spirito di preghiera: vale a dire un costante orientamento del cuore verso il Signore, anche nelle ore dedicate al lavoro e alle altre attività.
Il fine di tutto ciò è quello di giungere a una profonda unione con Gesù, Amico, Sposo e Signore, considerando come modello la Vergine Maria.
Ma questa intima amicizia con Gesù ha già in se stessa un valore infinito, ma come ogni cosa ha un valore infinito un fine: è quello di ottenere da Lui ogni possibile grazia per la Chiesa, che tanto amiamo e per quale offriamo la nostra preghiera, il nostro lavoro, la nostra vita quotidiana.
Come è stato per Santa Teresa di Gesù Bambino, la giovane carmelitana francese che vivendo con passione nel silenzio della clausura eppure è stata proclamata Patrona delle missioni
