3 luglio

Le confidavo i miei pensieri tristi e il mio scoraggiamento dopo una mancanza.

Lei non fa come me. Quand’ ho commesso una mancanza che mi rattrista, so bene che quella tristezza è la conseguenza della mia infedeltà. Ma crede lei che io mi fermi lì? Oh no, non sono così sciocca! Mi affretto a dire al buon Dio: « Dio mio, so che questa tristezza me la sono meritata: ma permettetemi di offrirvela ugualmente, come una prova che voi mi mandate per amore. Deploro il mio peccato, ma sono contenta di avere questa sofferenza da of frirvi ».

Aveva avuto un dispiacere, e per distogliere la mente, mi disse con un’aria triste e dolce:

Ho bisogno di un nutrimento per l’anima mia. Mi legga qualche vita di Santo.

« Vuole la vita di san Francesco d’Assisi? La distrarrà, parla dei fiori, degli uccellini ». Rispose gravemente:

No, non per questo, …ma per vedere degli esempi di umiltà.
                                                             

Da “Novissima Verba”